13 Settembre 2020

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Ci siamo conosciuti al liceo…

“Amici di Amici” - E poi tra una battuta e l’altra, le prime uscite, qualche lezione di ballo, una spintarella data da amici e parenti…il primo appuntamento, i primi baci e l’immediata consapevolezza di aver trovato la persona giusta!

 
 
 
 
Un sorriso...ed io sorriderò
 
 
 
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N.d.R. Si precisa che gli sposi hanno scritto le due sezioni separatamente senza avere alcun confronto; pertanto, ogni riferimento al pezzo dell’altro è puramente casuale e da imputare al loro grande amore!

 Parola alla sposa…

La verità è che i matrimoni mi emozionano da sempre. La sola idea di due persone pronte a promettersi amore per tutta la vita mi fa venire gli occhi lucidi. Avranno sicuramente contribuito le favole Disney e le commedie romantiche che ho visto da piccola e che continuo a vedere da grande, ma il sogno di provare il bacio del vero amore mi ha sempre accompagnata!

Quando ti ho incontrato ero una piccola sognatrice con la testa tra le nuvole e tu, ovviamente, mi hai conquistato con quel tuo fare da poeta distratto! Poi siamo cresciuti insieme e tu ci sei sempre stato per me, ad accompagnarmi in ogni momento importante, il giorno in cui ho compiuto 18 anni, il giorno in cui ho preso la patente, il mio primo esame all’università, la laurea, il mio primo giorno di lavoro, con quel tuo modo di fare amorevole e rispettoso, pronto a scherzare su quelli che a me sembravano problemi insormontabili.

Spesso mi chiedono perché io ci tenga tanto a sposarti, la risposta per me è sempre stata chiara: non riesco neanche ad immaginare una vita senza di te e quindi voglio prometterti davanti ad amici e parenti l’amore delle favole, del vissero per sempre felici e contenti nonostante tutto!

Grazie perché mi fai ridere, perché mi fai sempre sentire una principessa, perché sei gentile e disponibile, perché vuoi bene alla mia famiglia, perché sei sempre accanto a me a realizzare insieme i nostri sogni!

Clarissa

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Parola allo sposo

Perché lei?

Scrivere nero su bianco, con poche parole, così tanti “perché” mi risulta davvero complicato. Per carattere faccio fatica a parlare degli aspetti più intimi della mia persona, non amo condividerli. Ho promesso però a Clarissa di completare la scrittura di questa sezione entro la serata di oggi. Siamo a pochi mesi dal matrimonio e voi invitati dovete poter cominciare a navigare il sito che lei ha preparato con estrema cura. Proverò quindi a trasmettervi almeno parte delle mille risposte che meriterebbe la domanda posta nel titolo: “perché lei?”. Buona lettura.

Undici anni fa, io e Clarissa abbiamo deciso di scoprire la vita insieme, legandoci l’uno al moschettone dell’altro come nelle più eroiche delle scalate alpinistiche. Abbiamo scelto di costruire le nostre personalità, le nostre professioni, le nostre passioni l’uno nel rispetto dell’altro ma con la convinzione che insieme tutto sarebbe stato più divertente, tutto sarebbe riuscito meglio.

Abbiamo iniziato a conoscerci che sfioravamo di poco la maggiore età e, in modo anomalo, da subito abbiamo scelto entrambi di investire nella nostra relazione come la più importante delle storie d’amore. Nessuno di noi due ha mai pensato potesse essere una relazione preparatoria, un’opportunità di crescita, un allenamento prima della gara ufficiale. Per tutte queste ragioni, i primi e forse più banali tra tutti i “perché” che possono venirmi in mente sono:

1) perché non poteva essere altrimenti, non poteva essere nessun’altra che lei

2) perché in undici anni non ho mai messo in dubbio che questa sia la migliore delle storie possibili, l’unica storia possibile.

Qui potrei andare avanti con un elenco puntato fino ad arrivare ad un numero tondo, in pieno stile consulenziale. I messaggi risulterebbero chiari, efficaci e di facile lettura. Perfetto per farne anche la versione video da caricare su Youtube con il titolo “Ecco i dieci motivi per cui ho scelto di sposare Clarissa” o “Perché lei in dieci punti”.

Purtroppo, uno dei motivi per cui ho scelto di sposare Clarissa è proprio la sua capacità infantile di vivere la vita come fosse una favola incantata, di credere convintamente alle principesse dai vestiti di tulle rosa e ai principi azzurri al galoppo di cavalli bianchi. Non sarò quindi di certo io, in queste righe, a provare a convincerla che i principi azzurri preferiscono il linguaggio asciutto e diretto degli elenchi puntati alle lettere verbose scritte in piuma d’oca.

Clarissa è sempre stata per me un essere speciale, circondata da un’aura di magia. In lei convivono contemporaneamente la dolcezza di un cucciolo e la razionalità di un capo-ingegnere della NASA. Questi due aspetti la rendono unica e speciale nella sua bellissima semplicità. La stessa persona che si commuove alla ventesima visione di uno dei tanti film che hanno nel titolo la parola “amore” è capace di guadagnarsi fiducia e responsabilità sempre maggiori nel proprio lavoro.

Il suo essere pacifico, il suo essere protettiva verso le persone che ama, il suo amore per il Natale, la sua passione per la colazione di Pasqua, la sua capacità di amare in modo incondizionato, la sua educazione, il suo sguardo davanti ad un supplì, il suo strano modo di camminare saltellando sulle punte, la sua capacità di godere dei momenti felici, l’amore che prova verso i suoi fratelli, la serenità che è capace di infondere nella mia vita…

Questi sono solo alcuni dei mille motivi per cui ho scelto di sposare Clarissa. Potrei aggiungerne mille altri, come dicevo prima, ma il motivo più importante è che se c’è una cosa di cui sono sicuro è che Clarissa si impegnerà ogni giorno affinché il racconto della nostra storia d’amore si concluda come la migliore delle favole: “…e vissero per sempre insieme felici e contenti”.

Mattia

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